Tesi d’esame Noemi DANESI

Il Taoismo nel Wing Chun

Il Taoismo

Il Taoismo è una delle religioni Fondamentali della Cina. Il taoismo viene anche indicato con la parola Tao che indica la Via, Il Sentiero, La Storia, Il Cammino. Il Tao è Indicato con un cerchio diviso in due metà che rappresentano lo Yang (luce, sole, Elemento maschile) e lo Yin (oscurità, Terra, Elemento femminile). Dalla diffusione di questi elementi trae la vita dell’intero universo.

Secondo la tradizione cinese il taoismo è la via da seguire ma non solo nell’applicazione dell’arte marziale, ma anche come atteggiamento per la vita quotidiana. Il suo studio offre l’opportunità, di una più chiara comprensione, poiché attraverso i principi, fornisce chiare chiavi di lettura per la vita. Le componenti religiose e filosofiche del Taoismo sono racchiuse negli scritti di Lao Tzu (considerato il padre del Taoismo che probabilmente è vissuto dal 570 al 490 a.C.), denominati “Il Tao Te Ching”.

Nel taoismo predilige l’elemento femminile tanto che nel VI capitolo di “Il Tao Te Ching” è detto che “La forza vitale del divenire è eterna, essa è la madre inconcepibile, radice del cielo e della terra”. Tanto più che le radici storiche della nascita del Kung Fu Wing Chun abbiano voluto che fosse proprio una donna a concepire lo stile.

Lao Tzu, inoltre, professava la teoria che è sbagliato combattere la forza con la forza e sottolinea il principio del morbido che supera il duro, il debole che supera il forte. Un Taoista è colui che crede nella divinità ed in ciascun individuo, compreso sé stesso.

Wing Chun

Il Wing Chun nasce come unione e sviluppo di due stili differenti lo stile della gru e quello del serpente. Quindi sin dalle sue origini racchiude in sé due principi uno Yang (gru) ed uno Yin (serpente), unendo il duro al morbido, il flessibile al forte, il lato femminile a quello maschile, in un unico tao organico immobile eppure in movimento.

Essenzialmente il Wing Chun è uno stile atipico. Al confine fra i due stili, infatti, a seconda del metodo e della scuola esso può essere considerato appartenente all’uno o all’altro, in realtà contiene elementi di entrambi, che in esso si fondono a formare un unico Tao perennemente in movimento (insieme di due elementi Yin e Yang).

Seguendo la filosofia cinese il Wing Chun è sicuramente uno stile “Taoista”, i suoi principi si rifanno a quelli base della scuola di pensiero taoista. In esso si ritrovano i canoni della centralità, intesi non solo secondo la teoria della linea centrale, ma molto più profondamente come capacità dell’individuo di trovare e mantenere il proprio centro, il proprio equilibrio.

Applicazione del Taoismo al Wing Chun

Come abbiamo detto precedentemente il Wing Chun si basa principalmente sullo Yin e lo Yang. Nel Wing Chun Yin è la difesa e Yang è l’attacco. Yin e Yang non possono esistere l’uno senza l’altro, ma non si manifestano mai contemporaneamente in egual misura. Come nel Tao, l’energia è in continuo mutamento. Attacco e difesa sono un gioco continuo di Yin e Yang.

Il taoismo nei principi fondamentali del Wing Chun:

I 4 principi di strategia: 

SE LA STRADA È LIBERA AVANZA

Dal punto di vista del combattente il significato è logico ed esplicito: avanzare coperti andando a segno. Se l’avversario non è ben protetto dalla sua guardia risulterà facile colpirlo.

SE LA STRADA È CHIUSA “APPICCICATI” AL NEMICO

Se l’aggressore cerca di reagire non bisogna lasciargli l’opportunità di staccarsi e organizzare un altro attacco. Bisogna aderire a lui come un guanto, non lasciargli il tempo per retrocedere e riorganizzarsi ma continuare ad attaccarlo.

SE L’AVVERSARIO AVANZA, CEDI

Normalmente un aggressore è fisicamente più forte della sua vittima, per questo il Wing Chun si allena sfruttando la biomeccanica per avere la meglio su forze superiori alla nostra. Il chi sao insegna a svuotarsi quando un attacco è troppo forte ed a reagire cambiando il proprio angolo e la propria posizione rispetto all’avversario.

SE L’AVVERSARIO INDIETREGGIA, SEGUILO

Anche se un nostro attacco viene evitato o annullato ne segue subito un altro fino a “soffocare” la guardia avversaria. Il Wing Chun allena i riflessi a sentire immediatamente qualunque varco nella difesa avversaria e ad approfittarne senza esitazione.

I 4 principi di forza: 

LIBERATI DELLA TUA FORZA

Occorre essere rilassati per muoversi con fluidità e reagire alle azioni del proprio aggressore, non essere tesi. Dando per scontato che non possiamo vincere con i soli muscoli la nostra stessa forza non deve diventare un freno, bensì dobbiamo lasciare la muscolatura rilassata per poterci muovere nella maniera più veloce, continua ed esplosiva possibile.

LIBERATI DELLA FORZA DELL’AVVERSARIO

Quando un aggressore cerca di usare la forza per avere la meglio non bisogna opporsi con altrettanta forza, soprattutto se lui ne ha più di noi, bensì far andare a vuoto la forza di chi aggredisce per poi usarla contro di lui.

USA LA FORZA DELL’AVVERSARIO

Con l’allenamento si impara che, assorbendo la forza dell’avversario, il nostro contrattacco diventa molto più potente perché incameriamo la sua energia nel nostro corpo, appropriandocene, trasformando i nostri arti in molle che vengono compresse fino al limite massimo per poi essere rilasciate utilizzando la forza loro e quella che l’ha compressa.

SOMMA LA TUA FORZA A QUELLA DELL’AVVERSARIO

Come spiega il principio della molla, oltre all’energia incamerata dal contatto con l’avversario scarichiamo anche tutta la forza che abbiamo in corpo all’unisono con la sua che gli rivoltiamo contro. Però è anche vero che questa massima va vista da un’altra angolazione per capirla. Da soli non possiamo battere chi è più forte di noi senza sfruttare anche la sua forza, e quindi è come se combattessimo in coppia.

Il principio fondamentale taoista della cedevolezza nel Wing Chun

Può sembrare paradossale il parlare di “cedevolezza” nelle arti marziali. Quando si pensa alle tecniche di combattimento a corpo libero si immagina qualcosa che abbia più a che fare con il contrasto che con la cedevolezza. Eppure la particolare strategia di cedimenti applicata nel Wing Chun è tutto meno che inerte di fronte alle tecniche più violente e potenti. La virtù che rende quasi unico questo stile consiste proprio nella sua capacità di cedere e, adattandosi immediatamente alla “forma” del combattimento, di utilizzare a proprio vantaggio tutte le forze che si vengono a creare in un ravvicinato campo di sinergie fulminee fra due avversari. Ad una prima analisi si nota che l’ispirarsi del Wing Chun ai principi dello Yin e dello yang come strategia e pianificazione del conflitto fisico è direttamente correlato all’ atteggiamento taoista. Il Tao che rappresenta la sintesi della dualità racchiude in sé un’intrinseca dinamicità che ben rappresenta l’insieme di dinamiche del combattimento messo in atto attraverso il Wing Chun. Se analizziamo i testi dell’Antica Tradizione del Taoismo Cinese scopriamo brani da cui pare che il Wing Chun abbia tratto le fondamentali codificazioni dei suoi movimenti. In particolare da questo brano scritto da Lao Tzu:

“La bontà suprema è simile all’acqua, l’acqua fa del bene a tutti e non contende, abita dove gli uomini aborrono, perciò pressappoco come il Tao abita al posto buono, ha il cuore molto profondo, coi nemici è molto generosa, ha parole molto sincere, sa bene governare, fa bene gli affari, si muove al giusto momento appunto perché non contende, perciò è senza colpa.”

L’atteggiamento dell’acqua è quello dell’adattamento, essa prende la forma del contenitore che la limita, nel suo scorrere non evita nulla, è un elemento incomprimibile ed è nota l’azione lenta ma inesorabilmente sgretolante della goccia sulla pietra. Questo è il Wing Chun.

Un altro principio del taoismo è quello della forza infatti la “fortezza”, è per Lao-tzu vera e propria tensione verso la morte: “…Cosa matura invecchia, questo si chiama contro il Tao e chi è contro il Tao muore presto”.

Infatti nel testo Tao te king si dice:

’uomo nasce molle e debole e muore rigido e duro (forte).

Le piante nascono molli e muoiono secche.

Per questo il rigido e duro appartiene alla morte,

il molle e il debole appartiene alla vita.

Riferito al Wing Chun questo testo ci parla di debolezza intesa come cedevolezza e cedevolezza intesa come fluidità e morbidezza nei movimenti e nelle tecniche di difesa. Infatti nel Wing Chun è molto importante essere morbidi per poter contrattaccare l’avversario anche se siamo meno forti di lui.

Mentre riferito al Wing Chun questo testo ci parla di durezza intesa come irrigidimento e irrigidimento inteso come resistenza all’attacco. Infatti nel Wing Chun è importante non essere rigidi e non usare la forza per resistere all’attacco dell’avversario, perché se è più forte di noi riesce a batterci.

Infatti come dice Lao Tzu:

Durezza e rigidità sono compagne della morte,
morbidezza e flessibilità compagne della vita.

Nulla al mondo è più morbido e cedevole dell’acqua,
eppure nel distruggere ciò che è duro e forte,
non vi è nulla che riesca a superarla.

Un bravo guerriero non è bellicoso.

La Via del Cielo è di non lottare e nondimeno saper vincere.

Noemi DANESI