l’arte marziale

Il WING CHUN è sicuramente il più efficace sistema di difesa personale presente nel panorama delle arti marziali. Non è per pochi eletti, persone forti ma è uno stile che mette tutti in condizioni di poter fronteggiare un’aggressione sia a mani nude che da persona armata. Con il WING CHUN sia uomini che donne, i giovani e coloro che si avvicinano all’età della pensione hanno la possibilità di sentirsi più sicuri. Questo è dovuto al fatto che alle aggressioni non si reagisce con la forza ma si sfrutta quella del proprio aggressore ritorcendogliela contro. Inoltre nella pratica dello stile non vi è la necessità di imparare movimenti coreografici belli da vedere ma inefficaci nella sostanza.

Il WING CHUN  si impara velocemente, si presta per essere usato dalle forze dell’ordine ed è un sistema d’arte marziale completa.  L’istantaneità, il piccolo numero di movimenti usati, fanno del WING CHUN la più veloce ed efficace delle arti marziali.

I principi su cui si basa il WING CHUN sono i seguenti:

Principi in relazione alla “forza”

1.Liberarsi della propria “forza” (lavoro costante con le forme, Siu Nim Tao, Chan Kiu, Biu Tze etc.)

2.Liberarsi della “forza” dell’aggressore (rimanendo morbidi e cedevoli)

3.Usare la “forza” dell’aggressore (adeguate e studiate rotazioni del corpo)

4.Aggiungere la propria “forza” contro l’aggressore

Principi in relazione alla “strategia”

1.Se la strada è libera, avanza

2.Se c’è contatto, rimani incollato al tuo avversario

3.Se l’avversario spinge cedi con controllo

4.Se l’avversario si ritira, seguilo

Attraverso un intenso allenamento, gli studenti di WING CHUN imparano a “prendere in prestito” l’energia dell’attacco in una sorta di “cedimento” controllato. Le parti del corpo attaccate sono “caricate” in modo da ridirigere la sua potenza verso l’aggressore immediatamente e con l’intera forza d’impatto con la quale erano state portate.

Una volta che un combattente di WING CHUN ha guadagnato il vantaggio con un pugno non smette di attaccare, ma continua con una concatenazione di pugni che segue il primo e fino a trovarsi in una posizione di vantaggio da far cadere a terra l’avversario. La concatenazione di pugni è un’arma tra le più efficaci: utile perché mette in condizione la persona, anche se debole, di avere il sopravvento sull’aggressore. Infatti, la veloce sequenza di pugni impedisce all’aggressore di impostare una qualsiasi reazione costringendolo ad una difesa senza speranza.

Oltre alla difesa personale, ci sono molti altri importanti benefici che la pratica del WING CHUN può portare tra cui per esempio allenamento dei riflessi e delle reazioni, allenamento della concentrazione, esercizi di respirazione e meditazione, fitness e condizionamento fisico, fiducia in se stesso e rilassatezza, una pratica filosofia di vita, SALUTE.

Le parti fondamentali del WING CHUN sono:

1° Forme

Sono 6 – Siu Nim Tao, Chum Kiu, Biu Tze, Muk Yan Chong, Baart Cham Dao,  Luk Dim Boon Kwun – e ognuna è contraddistinta da particolari movimenti che trovano preciso riscontro nelle applicazioni pratiche della difesa personale. Le forme contribuiscono inoltre alla rilassatezza generale, alla meditazione e allo star bene.

2° Chi Sao (mani appiccicose)

Il WING CHUN  è l’unica arte marziale che si contraddistingue con l’esercizio dei riflessi tattili, unico nel suo genere, che sono determinati dal senso del tatto. I riflessi difensivi del Chi Sao sono provocati in modo meccanico ed immediato dall’attacco dell’aggressore. Essi sono sempre esattamente adattati e appropriati alla situazione. I riflessi sviluppati dal Chi Sao sono molto più veloci di quelli provocati dalla reazione ad un impulso visivo e permettono ad un combattente di WING CHUN di difendersi anche senza vedere. Il Chi Sao è la colla che integra un numero di singoli movimenti in una coerente combinazione che non è preordinata, ma comunque adatta alle necessità di una data situazione. Senza il Chi Sao il WING CHUN consisterebbe solamente in un accumulo di tecniche singole o movimenti morti. Questo fa che il Chi Sao sia la vera anima del WING CHUN.

3° Lat Sao (esercizio di sparring)

Il fine del WING CHUN è di sviluppare la capacità di combattere. Nel Lat Sao (combattimento libero) lo studente di impara a confrontarsi senza paura in un combattimento uno contro uno. Egli può esaminare il livello del suo lavoro senza paura di far male al proprio compagno, cosa che fa del Lat Sao una parte significativa e motivante del WING CHUN.

Il WING CHUN non è solo un’arte marziale intelligente, è anche un modo intelligente di imparare a combattere. In una situazione di autodifesa reale non esistono regole di lealtà (che possono alterare l’esito di un combattimento). Questo è il perché nel WING CHUN noi diamo importanza ad un allenamento che sia il più completo possibile e che riconosca tutte le “cinque distanze” che fanno parte di una situazione di combattimento. Queste sono:

1)combattimento con le gambe (lunga distanza)

2)combattimento con le mani (media distanza)

3)combattimento con ginocchia e gomiti (corta distanza)

4)afferrare, proiettare (corpo a corpo)

5)combattimento a terra

In ogni situazione sopra citata I principi di WING CHUN possono essere applicati con successo, questo è il motivo per cui molti praticanti di arti marziali abbracciano questa stupenda arte marziale.

In un allenamento di WING CHUN, oltre alle tecniche specifiche di questa disciplina, si eseguono esercizi aerobici e di potenziamento muscolare sviluppati su Circuit Training dove, ad ogni “stazione”, alternativamente, si seguono esercizi di pugni, calci, gomitate, piegamenti sulle braccia, addominali, esercizi per i muscoli delle gambe, dei glutei etc..

IL WING CHUN E’ QUANTO CI SIA DI PIU’ COMPLETO NEL PANORAMA DELLE ARTI MARZIALI.